Non vedo dove sia il problema.
Umanamente possibile?
Certo, gli attori nei film fanno esattamente la medesima cosa, e anche i bambini (e anche tu sicuramente da piccolo lo avrai fatto) giocano al "facciamo-finta-che". Il GdR non è altro che quello, però regolamentato da un sistema atto a fornire ai giocatori un'esperienza ludica appagante con un proprio grado di sfida. Siano draghi da affrontare in ambientazioni fantasy o Stormtrooper in ambientazioni di Star Wars o Grandi Antichi in quelle Lovecraftiane...
Ci giocano milioni di persone e non solo a D&D per fortuna. Forse non è il vostro gioco, o la vostra ambientazione... forse perché nessuno direbbe le frasi che pronunciate voi in nessun film o nessun romanzo. Nemmeno Aragorn ne Il signore degli anelli diceva vaccate simili... lo dico senza polemica eh. Che poi a me D&D fa pure schifetto come gdr.
Tu diresti frasi del genere se dovessi combattere con qualche mostraccio? Penso di no. In genere le fasi di combattimento si descrivono in terza persona per far capire bene come agisce il personaggio per aiutare la visualizzazione agli altri e per creare uno spazio fantastico comune dove far agire ed interagire i personaggi e i mostri.
Se invece di dire "uso il poderoso elmo del destino per colpire il golem di roccia!" uno dice "il mio PG usa l'elmo del destino per colpire il golem di roccia" e poi descrive la cosa: "Cercando di schivare i fendenti dati dal mio compagno verso il golem il mio PG spicca un balzo verso il golem tentando di colpirlo alla nuca"... la cosa cambia un po'. Aiuta a visualizzare l'azione, non dici nulla di particolarmente "svaccone" e permette agli altri giocatori (master compreso) di pianificare e descrivere meglio anche le loro scene.
Poi ... colpire un golem con un elmo????
Credo che siate forse un po' troppo condizionati da manga e anime nei quali i protagonisti, non si sa perché debbono sempre gridare le cose che stanno usando.
Per certi versi un gdr è simile ad una sessione di scrittura creativa... pensate a ciò che vorreste leggere, vorreste vedere e a come vorreste sentir pronunciate le frasi dai protagonisti di un film.
Il gioco di ruolo è come lo fate voi. Se non vi piace come lo fate è responsabilità dei giocatori.
In molti casi anche del gioco, ma solo per quanto riguarda le meccaniche del medesimo, e questo non è il caso.
Ci sono GdR con quattro pagine messe in croce in grado di regalare esperienze che D&D si sogna. Ma ci vogliono giocatori in grado di gestire il mondo condiviso e renderlo realistico.
Un consiglio? Dovreste provare a giocare con un master con buona esperienza, sicuramente in gioco, darebbe molti validi consigli su COME interpretare i PG... e se il master è veramente bravo la cosa verrà molto più semplice, naturale, e meno ridicola di come vi viene.
Poi se proprio la vogliamo dire tutta, nei giochi di ruolo indie (quelli indipentendi e che ultimamente stanno spianando la strada ad un nuovo e più soddisfacente modo di giocare) il master conta quanto un giocatore, quindi come ho detto poc'anzi è responsabilità dei partecipanti far funzionare il gioco.
Il secondo consiglio è di buttare alle ortiche D&D e giocare a un'altro gdr...
Qui comunque puoi trovare tutto l'aiuto che può servirti:
http://www.gdritalia.it/
@One Man Band... Lillo ha espresso perplessità interpretative, le meccaniche di D&D si sa che fanno ribrezzo come quelle di quasi tutti i GdR vecchi. Mi fai l'esempio di D&D, ma come ho detto quello è un troiaio di gdr, ce ne sono parecchi altri che come ho detto io, si basano poco o niente sui numeri, a cominciare dal vecchio On Stage fino ad arrivare agli Indie... con tempi di azione-reazione infinitesimali, con campagnie giocate interamente in massimo quattro sessioni di gioco.
Poi se giochi ad un Gdr parlando di numeri è finita, sarebbe come vedere un western e quando un tizio spara al posto di sentire il rumore spunta un professore del MIT e spiega la propagazione del suono e la balistica del proiettile. E addio al "ruolo".
Ma ripeto, D&D è un troiaio, l'unica cosa che lo risolleva è un chissenefrega della regola x e andiamo avanti... ma il discorso è lungherrimo...
E poi schifo il fantasy come genere in ogni sua forma...